19/09/1985 – 19/09/2015
OMAGGIO A ITALO CALVINO A 30 ANNI DALLA SCOMPARSA
19 settembre 2015, Biblioteca civica centrale di Torino : La lettura collettiva
A cura di Ocra Lab in collaborazione con Biblioteche civiche torinesi
“Lo Stato, oggi, consiste soprattutto nei cittadini democratici che non si arrendono, che non lasciano andare tutto alla malora” .
“Gli attentati di Torino, nella loro feroce stoltezza, rispondono a un piano che vuole colpire una città che è sempre stata alla testa di ogni movimento rinnovatore della società italiana, con l’obiettivo di colpire gli uomini che hanno fiducia in uno Stato democratico […] E’ essenziale capire che il terrorismo di sette misteriose non ha mai sconfitto nessuno strapotere e nessun abuso “.. sul dibattito negli Anni ’70, in pieni Anni di Piombo
“Se allora mi avessero domandato che forma ha il mondo avrei detto che è in pendenza, con dislivelli irregolari, con sporgenze e rientranze, per cui mi trovo sempre in qualche modo come su un balcone, affacciato a una balaustra, e vedo ciò che il mondo contiene disporsi alla destra e alla sinistra a diverse distanze, su altri balconi o palchi di teatro soprastanti o sottostanti, d’un teatro il cui proscenio s’apre sul vuoto, sulla striscia di mare alta contro il cielo attraversato dai venti e dalle nuvole”. Dall’Opaco
‘Qui riman l’elmo e là riman lo scudo, lontan gli arnesi, e più lontan l’usbergo: l’arme sue tutte, insomma vi concludo, avean pel bosco differente albergo. E poi si squarciò i panni, e mostrò ignudo, l’ispido ventre e tutto ‘l petto e ‘l tergo; e cominciò la gran follia, sì orrenda, che de la più non sarà mai ch’intenda’. L’Orlando Furoso di Ludovico Ariosto, raccontato da Italo Calvino
“..Uno dei commensali tirò a sé le carte sparse.. tutti notammo la somiglianza tra il suo viso e quello della figura.. e ci parve di capire che con quella carta egli voleva dire ‘io’ e che s’accingeva a raccontare la sua storia.”
“Ecco o futuro sono salito in sella al tuo cavallo, quali nuovi stendardi mi levi incontro dalle torri di città non ancora fondate?”
…Basta un grido di Pin, un grido per incominciare una canzone, a naso all’aria sulla soglia della bottega, o un grido cacciato prima che la mano di Pietromagro il ciabattino gli sia scesa tra capo e collo per picchiarlo, perché dai davanzali nasca un’eco di richiami e d’insulti”
..c’era un volta un ragazzetto chiamato Giovannin senza paura, perché non aveva paura di niente. Girava per il mondo e capitò a una locanda a chiedere alloggio…”
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10 ottobre 2015 Portici di Carta: Ocra Lab porta le Fiabe Italiane nello spazio ragazzi.
LE PENNE DELL’ORCO, un divertente ed emozionante spettacolo di burattini A cura di Armando Casaroli e Luisa Cordima della Compagnia La vecchia soffitta
La storia di Giannino, piccoletto ma coraggioso, di un re, di una principessa… di un Orco Cattivo! Avventura, paura e risate.
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E’ stato un grande onore ed emozione poter inaugurare le letture ‘per’ Calvino, ieri in biblioteca
Grazie a Ocra Lab per aver pensato questa bella occasione
E grazie alle Biblioteche Civiche per averla accolta e ospitata in una loro sede
Cristina